Spot, sigle TV, telefilm, cartoni animati, giochi, musica, moda e ricordi dei luccicanti anni '80.

31/10/08

Il telefono a disco

Vi ricordate i vecchi modelli dei telefoni della Sip, ancora in uso nei primi anni '80? Non presentavano pulsanti, ma per comporre il numero si infilava un dito (di solito l’indice) in un buco del disco in corrispondenza del numero prescelto e lo si faceva ruotare in senso orario, fino al capolinea di metallo. Poi si toglieva il dito e il disco, caricato a molla, tornava nella sua posizione originale, e così via per le altre cifre... immaginate quanto tempo occorreva per comporre un numero...

Un accessorio spesso abbinato a questi telefoni era un lucchettino cilindrico che veniva apposto dai nostri genitori sul disco per impedirgli di girare e quindi per impedirci di telefonare.
Per bypassare la protezione avevamo studiato diversi metodi, tra i quali abbassare ripetutamente uno dei tasti posti sulla forcella (la parte del telefono su cui si poggia la cornetta quando il telefono non viene utilizzato) per un numero di volte uguale alla cifra che si voleva comporre (per lo 0, bisogna abbassare dieci volte). Per riuscire in questo trucchetto bisognava tenere un ritmo abbastanza costante nell'effettuare l'operazione... insomma bisognava acquisire una certa "mano" e non tutti ci riuscivano...
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30/10/08

Anna dai capelli rossi

Della serie: la fortuna è cieca, la sfiga ci vede benissimo...
Il cartone, basato sul romanzo di Lucy Maud Montgomery, è ambientato nella seconda metà del diciannovesimo secolo in Canada. La piccola Anna a soli tre mesi perde entrambi i genitori a causa di una malattia infettiva e non avendo altri parenti viene affidata ad una vicina povera e col marito alcolizzato. Con loro vive fino all'età di otto anni, finché il patrigno, addormentatosi ubriaco sui binari, muore investito da un treno. A questo punto per Anna non c'è più posto nella famiglia e viene quindi affidata alla signora Hammond, che vive con il marito e i suoi 8 figli in una misera baracca in riva al fiume. La bambina accudisce anche i figli della matrigna, fino a che, con la morte del marito avvenuta due anni dopo, viene portata in orfanotrofio. Dopo qualche mese viene quindi affidata all'agricoltore Matthew Cuthbert, che vive con sua sorella Marilla in una grande fattoria. Anna, nonostante tutto quello che ha passato e malgrado si senta a disagio a causa dei suoi capelli rossi e le sue lentiggini marcate, ha un carattere ottimista ed una fervida immaginazione.
I due genitori adottivi si aspettavano un maschio che li potesse aiutare nei lavori della fattoria, ma con il passare del tempo accettano Anna, che con la sua vitalità cambia la vita di tutti coloro che la circondano.

Clicca qui per vedere la sigla (la musica è identica a "Rivers of Babylon" dei Boney M...).
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1989 - La caduta del muro di Berlino

Gli anni '80 hanno portato molti eventi che saranno ricordati nei libri di storia, e questo ne è un esempio.
Il 9 novembre 1989, dopo diverse settimane di disordini pubblici, il Governo della Germania Est annunciò che le visite in Germania e Berlino Ovest sarebbero state permesse; dopo questo annuncio una moltitudine di cittadini dell'Est si arrampicò sul muro e lo superò, per raggiungere gli abitanti della Germania Ovest dall'altro lato in un'atmosfera festosa.

Durante le settimane successive piccole parti del muro furono portate via dalla folla e dai cercatori di souvenir; in seguito fu usato dell'equipaggiamento industriale per rimuovere quasi tutto quello che era rimasto.
La caduta del muro di Berlino aprì la strada per la riunificazione tedesca che fu formalmente conclusa il 3 ottobre 1990.
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28/10/08

Il pranzo è servito

Quiz TV di grandissimo successo, ideato e condotto da Corrado, andava in onda alle 12 su Canale 5.
Indimenticabile la musichetta della sigla, un motivetto che ti entrava proprio in testa...

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Pac-Man

Forse il videogioco più famoso di tutti i tempi, nacque in Giappone nel 1980 e si diffuse presto in tutto il mondo.
Il funzionamento del gioco è semplice: il giocatore deve guidare una creatura sferica di colore giallo (Pac-Man), facendole mangiare tutti i numerosi puntini disseminati all'interno del labirinto e, nel far questo, deve evitare di farsi toccare da quattro "fantasmi", pena la perdita immediata di una delle vite a disposizione. Ad aiuto del giocatore sono presenti delle "pillole" speciali che rovesciano la situazione rendendo vulnerabili i fantasmi, che diventano blu e, per qualche istante, invertono la loro marcia; per guadagnare punti, è possibile in questa fase andare a caccia degli stessi fantasmi, per mangiarli. Una volta fagocitati, però, questi tornano alla base (il rettangolo al centro dello schermo) sotto forma di un paio di occhi, per rigenerarsi ed attaccare di nuovo Pac-Man.

Ricordiamo che a quei tempi non esistevano né PC né console, ma si doveva andare in sala giochi, dove ci si batteva in appassionanti sfide a colpi di record.
Da citare infine una battuta di un comico inglese:
"I videogiochi non influenzano i bambini. Se Pac-Man avesse influenzato la nostra generazione, staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole e ascoltando musica elettronica ripetitiva."

Clicca qui per giocare on-line a Pac-Man!
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27/10/08

Acconciature capelli - Uomini

La parola d'ordine per i capelli maschili era "volume", con conseguente uso massiccio di phon e gel. Tendenzialmente il taglio che andava per la maggiore presentava capelli abbastanza corti ai lati e più lunghi e voluminosi sulla testa.


















Erano presenti anche tagli alternativi, cortissimi ai lati o sparati in cima e lunghi dietro, tutti però con la caratteristica comune di essere "vaporosi" davanti.























Ulteriore variante era data dai capelloni, con onde fluenti alla Sandy Marton o ricci e ribelli come gli Europe.

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Ragno maglieria intima (1983)

"Ragno con la pura lana, fa tutto quello..."

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23/10/08

Tracy Spencer - Run To Me (1986)

Grandissimo successo, soprattutto in Italia, per il primo singolo di questa cantante inglese, scoperta di Cecchetto. Proprio un classico esempio di quelle "meteore" della musica dance degli anni '80...

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Fantasilandia

Il telefilm parla di una magnifica isola per le vacanze chiamata Fantasilandia (Fantasy Island), gestita dal signor Roarke insieme al nano Tattoo.
Il posto è del tutto particolare, in quanto pagando una quota di 50.000 dollari è possibile veder realizzato un qualsiasi sogno o rivivere il proprio passato, grazie a situazioni create ad hoc con attori.
Nello svolgersi dell'episodio però le cose non vanno sempre nel verso giusto e non si concludono come previsto dai protagonisti.
La morale è che vivere un desiderio spesso porta ad una delusione e che è preferibile accontentarsi della realtà.
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22/10/08

29 luglio 1981 - Carlo e Diana sposi

Nella Cattedrale di St. Paul viene celebrato quello che verrà definito come "il matrimonio del secolo".
L'erede al trono d'Inghilterra, il Principe Carlo (al secolo Charles Philip Arthur George Mountbatten-Windsor) sposa una giovanissima e bellissima Lady Diana (Diana Frances Spencer) appena ventenne. Non c'è londinese che quel giorno non scenda in strada per veder transitare la carrozza reale, tutte le TV del mondo trasmettono l'evento.




Diana per il giorno del suo matrimonio sceglie un abito romantico vagamente ottocentesco confezionato dai creatori inglesi David ed Elizabeth Emanuel e composto da 10 sottogonne e da un velo lungo 7 metri tempestato di paillettes e madreperla: un trionfo. All'indomani della cerimonia il vestito di Diana, replicato in migliaia di esemplari, diventa l'emblema dell'abito da sposa anni '80.

Per curiosità ecco qualche numero:
100 chili, il peso della torta;
500.000, i fan in strada;
300 milioni, per i fiori;
125 miliardi di lire, il costo complessivo delle nozze.

Carlo e Diana hanno avuto due figli: William, erede diretto al trono, nato il 21 giugno 1982 e Harry, nato il 15 settembre 1984. Ma il matrimonio non è felice e dopo varie vicissitudini e interviste con dichiarazioni di tradimenti (Carlo confessò a Jonathan Dimbleby il tradimento con Camilla Parker Bowles, sua vecchia fiamma, e Diana a Martin Bashir della BBC, di aver avuto un flirt con l'istruttore James Hewitt) la coppia si separò il 9 dicembre 1992.
Il seguito è cronaca dei giorni nostri.
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Le "cassette"

Ai nostri tempi per registrare musica non c'erano né cd o dvd, né tanto meno Ipod o lettori mp3, ma si usavano i supporti detti audiocassette o musicassette, o più semplicemente "cassette".
Si trattava in pratica di un piccolo contenitore con due bobine che raccoglievano un nastro magnetico. La cassetta era utilizzabile dai due lati, girandola in modo analogo a quanto avviene con i dischi.

Questo supporto era economico e molto pratico, anche per le sue ridotte dimensioni, ma presentava qualche svantaggio. La riproduzione infatti presentava un certo rumore di fondo (il fruscio) ed il nastro era abbastanza fragile; qualche volta infatti si ingarbugliava nel registratore o addirittura si "smagnetizzava", subendo notevoli perdite in termini di qualità di riproduzione. Comunque era sicuramente il mezzo più diffuso per ascoltare musica, a casa o in auto, specie tra i ragazzi, che lo utilizzavano per registrare i dischi degli amici...
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Crilù (1984/1985)

Sigla iniziale del programma "Fantastico 5" del 1984/85, cantata e ballata da Heather Parisi.

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21/10/08

Ryu il ragazzo delle caverne

Cartone ambientato "un milione di anni fa o forse due" (come diceva la sigla), narra le avventure di un bambino dalla pelle chiara, completamente diverso dal resto della sua gente, che è invece di pelle scura. Per tale ragione il piccolo Ryu viene abbandonato a se stesso ed accolto da una amorevole scimmia di nome Kitty, che lo cresce come un figlio. Il nostro protagonista cresce e diventa un giovane adulto, ma non può fare nulla per difendere la propria madre attaccata ed uccisa dal terribile dinosauro Tirano. Per sconfiggere Tirano, vendicare Kitty ed eventualmente ricongiungersi con la propria vera madre, Ryu decide di intraprendere un lungo e difficile viaggio, al quale si unirà anche la bella Ran, che è in cerca del fratellino Dom, separato da lei in tenera età... insomma la classica storia stile "Senza famiglia". Da notare l'assurdità storica di dinosauri contemporanei degli uomini primitivi e non già estinti da millenni come nella realtà...
Guarda la sigla iniziale del cartone e la sigla finale.
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Crystall Ball

"Crystal ball" era un gioco costituito da una pasta gommosa colorata, con la quale si creavano dei palloncini soffiando in una cannuccia. Le creazioni così ottenute restavano un po' appiccicose prima di asciugarsi e quindi potevano essere attaccate tra loro per fare pupazzetti, animaletti ecc.
Il palloncino creato con "Crystal ball", rispetto ad un palloncino tradizionale, risultava di breve durata e molto più fragile, ma anche molto più leggero e per questo più sicuro per i soprammobili. Il principale difetto lamentato era l'odore di solvente organico, parzialmente eliminato nel corso degli anni.
Il successo di questo gioco fu dovuto in gran parte alla martellante campagna pubblicitaria, condotta sui fumetti e soprattutto in TV, con un'azzeccatissimo spot... guarda qui.
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17/10/08

Phil Collins - In the air tonight (1981)

Primo singolo come solista del batterista dello storico gruppo dei Genesis.
Bellissima musica e video molto raffinato...



La canzone ebbe molto successo, tanto che ne fu fatta una parodia con un gorilla per una pubblicità... guarda qui.
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Carlino

Prima che diventasse famoso come scrittore di romanzi gialli, Giorgio Faletti interpretò diversi personaggi comici nel programma tv Drive-in. Il primo che propose fu "Carlino", il bambino scemo di Passerano Marmorito con il suo "giumbotto".

Lo sketch seguiva sempre lo stesso canovaccio: Carlino scopriva le malefatte amorose della cognata, descritta come donna procace e vogliosa, la quale per comprarne il silenzio gli regalava il succitato "giumbotto". A questo personaggio seguiranno quelli di "Suor Daliso" e "Vito Catozzo".

Frasi tipiche di Carlino, diventati dei veri e proprio tormentoni:
C'è mia cognata che c'ha due roberti...
Il paese è piccolo... la gente mormora!!!
È qui che c'è le donne nude?

Clicca qui per vedere uno sketch.
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Visitors

Questo telefilm statunitense di fantascienza, trasmesso in Italia in più parti nel 1984 e 1986, diventò un vero e proprio fenomeno televisivo.
La saga dei Visitors narra le vicende di una invasione in grande stile da parte di esseri alieni dall'aspetto umano, che subdolamente conquistano il pianeta in modo “pacifico”, istituendo nel contempo una sorta di regime simil “nazista” grazie all’aiuto di alcuni collaborazionisti che, nonostante tutto, credono nelle loro buone intenzioni. Nel frattempo nasce anche un agguerrito movimento di "resistenza" contro i malvagi extraterrestri, che si dimostrano dei veri e propri mostri affamati di carne umana...

La serie riscosse un grandissimo successo di pubblico, grazie ad una trama molto avvincente ed alla bravura del cast; inoltre non si erano mai visti in TV effetti speciali così ricercati e di qualità.

Da ricordare infine le acconciature "vaporose" delle protagoniste, copiate da molte donne dell'epoca...

Clicca qui per vedere la sigla.
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16/10/08

I "Camperos"

Gli stivali detti "Camperos" o "El Campero" spopolavano in quegli anni, non solo tra le ragazze, ma anche tra i ragazzi.
Si trattava di morbidi stivali in pelle, tipo texano, più squadrati per l'uomo (vedi foto) e più affusolati e decorati per la donna, dotati comunque entrambi di un certo tacco.
Si portavano preferibilmente dentro jeans aderenti o abbinati alla minigonna.
Erano delle calzature abbastanza comode e davano quell'aria da duro, tipo cowboy da film.
Ad un certo punto però si esagerò con lo stile western e furono prodotti dei modelli con borchie e speroni, da veri tamarri!
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Talking Heads - Road to Nowhere (1985)

Bellissimo video di questo grandioso gruppo anglo-americano di "avanguardia-pop".
Da questa canzone fu anche tratta una pubblicità di successo (yogurt Yomi Yomo).

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15/10/08

90° Minuto

Sigla della celebre trasmissione televisiva della RAI che trasmetteva una breve sintesi delle partite di calcio del campionato di calcio.
Indimenticabile il conduttore Paolo Valenti e soprattutto gli inviati dai campi, alcuni delle vere e proprie macchiette, come Tonino Carino da Ascoli, Luigi Necco da Napoli, Marcello Giannini da Firenze, Gianni Vasino da Milano ecc.

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14/10/08

Hazzard

Serie televisiva di grande successo, ambientata nell'immaginaria contea statunitense di Hazzard, narra delle vicende della famiglia Duke, composta dai giovani cugini Daisy, Bo e Luke (nella foto).
Questi ultimi, contrabbandieri di alcolici fatti in casa, si scontrano in ogni puntata con il losco amministratore unico della contea Hogg (detto Boss), con lo sceriffo Rosco P. Coltrane ed i suoi vicesceriffi.
I cugini Duke puntualmente sconfiggono Boss Hogg, smascherando spesso i suoi affari poco puliti.
La giovane cugina Daisy (della quale noi ragazzini eravamo tutti innamorati) lavora invece come cameriera nel locale Boar's Nest (di proprietà proprio di Boss Hogg) e spesso aiuta i cugini nelle loro avventure.

Caratteristici della serie sono gli inseguimenti automobilistici con evoluzioni acrobatiche tra lo sceriffo Rosco ed i cugini Bo e Luke, a bordo della loro automobile detta Generale Lee.
Famosissima anche la sigla italiana del telefilm, che ogni ragazzo dell'epoca ricorda:
Questa è la ballata di Bo e Luke, due ragazzi in gamba con una marcia in più, corre l'auto corre e sfreccia a tutto gas, la città non dorme mai con Bo e Luke, Bo e Luke...

Clicca qui per vedere la sigla.
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Il portachiavi a moschettone

Oggetto indispensabile per tutti i ragazzi del decennio, si portava agganciato al passante dei jeans (anche dietro), oppure al motorino.
Ce n'erano di vari tipi, anche in metallo, ma quello più gettonato all'epoca era in plastica e colorato. Caratteristica peculiare di quest'ultimo (vedi foto) era la cordicella allungabile in plastica, tipo filo arricciato del telefono. Spesso con l'uso la corda si deformava e si attorcigliava su se stessa.
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11/10/08

Duran Duran - Rio (1982)

Prima che divenissero il fenomeno musicale idolatrato dai giovani dell'epoca, i Duran Duran realizzarono questo stupendo video, rivoluzionario per l'epoca per l'accuratezza e la raffinatezza della regia.


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10/10/08

Il "Dolce Forno"

Si trattava di un giocattolo prodotto fin dagli anni '70 dalla Harbert di Milano e dava la possibilità a tutti i bimbi di diventare dei piccoli cuochi.
Era in pratica un piccolo fornello elettrico che permetteva di preparare dolcetti, biscotti, pizzette ecc., sfruttando il calore di due lampadine da 100 watt. Nella confezione erano incluse formine, misurini, mattarello e un breve ricettario.
Da notare che questo giocattolo era rivolto non solo alle femminucce, ma anche ai maschietti; il sottoscritto infatti lo possedeva e ricorda con nostalgia le buonissime tortine al cioccolato che riusciva a preparare...
La stessa Harbert produsse in seguito il "Dolce Gelato", una macchinetta per fare gelati, che non ebbe però lo stesso successo.
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Amaro Ramazzotti (1987)

"Milano da bere..."

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09/10/08

L'Almanacco del giorno dopo

Indimenticabile sigla di uno dei primi programmi contenitori della TV, che faceva da traino al TG1. Nata nel 1976 (in bianco e nero) la trasmissione continuò fino al 1992. Dopo i dati di alba e tramonto e una breve biografia del santo del giorno, c'era "Domani avvenne", con filmati storici, dedicata a un fatto del giorno; seguivano varie rubriche di cucina, bellezza, animali, lingua italiana ecc.
Nella sigla era visualizzato un prisma con le immagini dei mesi dell'anno tratte da una stampa antica, mentre la melodia era la "Chanson Baladée" di Guillaume de Machault, musico e poeta francese del '300.

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08/10/08

Gli Impossibili

Clicca qui per vedere la sigla.

Demenziale cartone americano degli anni '60 trasmesso in Italia negli anni '80, insieme agli episodi di Frankenstein Jr.
Gli "Impossibili" sono una rock band di successo, con tutti gli stereotipi degli anni '60 (capelloni, vestiti sgargianti, tacchi, chitarre dalle forme strampalate).
Al richiamo del loro capo "Big D" convertono il palco su cui suonano in auto volante (o in nave o in camion ecc.) e sfoderano i loro strampalati super poteri con i quali sconfiggono ogni genere di avversari, altrettanto bizarri.
Ricordiamo i nomi e i poteri di questi strambi super eroi:
  • Coil Man - l'uomo molla: "Solo chi è folle sfida le sue molle".
  • Fluid Man - con il potere di trasformarsi in acqua: "Celata in una goccia la forza di una roccia".
  • Multi Man - in grado di replicare se stesso in un numero infinito di copie: "È a capo di un plotone la furia di un ciclone".
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La cartella


Prima che zaini e zainetti vari prendessero il sopravvento, "la cartella" era parte indispensabile del corredo dello studente.

Per le elementari c'era la classica cartella rettangolare (quella nella foto è un modello abbastanza recente) portata in spalla con due bretelle, come uno zaino. Negli anni '70 era fatta di materiale rigido (solitamente cuoio), come fosse un piccolo bauletto, poi si è evoluta e sono stati utilizzati materiali più morbidi e confortevoli.



I ragazzi delle medie e delle scuole superiori invece utilizzavano il classico "tascapane" stile militare, naturalmente accessoriato di spillette; fra le ragazze trendy era molto in voga la classica cartella Naj-Oleari.

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I "Dark"

Il movimento detto in Italia "dark" e altrove "gothic", nasce in Inghilterra, tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli '80, come derivazione del genere punk.
Nella cultura dark ha un evidente rilievo la musica cupa e melanconica, con gruppi come Siouxsie and the Banshees, Bauhaus, Joy Division e The Cure.
Ci sono inoltre evidenti influenze letterarie da parte della letteratura gotica del XIX secolo (Keats, Baudelaire, Poe e Anne Rice) e del cinema horror (dal "Dracula" di Bela Lugosi degli anni '30, a "Miriam si sveglia a mezzanotte" del 1983).
L'importanza dal punto di vista culturale del movimento dark non si esaurisce nel campo musicale, ma, anche e soprattutto, nell'influenza che i suoi elementi estetici hanno avuto nel campo della moda e del costume.
La tipica moda gotica include dettagli come lo smalto nero, i vestiti neri, borchie, croci, trucco e capelli neri, piercing e catene, stivaletti anfibi Dr. Martens; inoltre sono presenti capi d'abbigliamento ispirati al Rinascimento o alla moda vittoriana.

È da segnalare come, nel corso degli anni ottanta (periodo di maggior fulgore dei "dark"), i colori nero e viola assumessero nella popolazione giovanile un significato di opposizione all'estetica dominante (basata sull'utilizzo di prodotti "di marca", e di colori pastello e chiari) e venissero utilizzati come uno strumento per distinguersi dalla massa.
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Le spillette (o pins)

Altro accessorio indispensabile negli anni '80: la spilletta, anzi le spillette! Piccole, rotonde, con i soggetti più disparati, e attaccate ovunque, sui giubbetti, sulla sacca dei libri, sul berretto... senza spilletta non eri nessuno!
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07/10/08

I Jefferson

Ecco un'altra sit-com molto divertente che imperversò in quegli anni nelle tv private Mediaset.
I protagonisti della storia sono George Jefferson, uomo di colore arricchitosi attraverso una proficua attività di lavanderie sparse per tutta New York, sua moglie Louise e la loro famiglia.
Al fondo di tutti gli episodi della serie è sempre presente la novità rappresentata da una famiglia di neri benestanti che cercano, con varie difficoltà, di inserirsi nel tessuto sociale dell'alta borghesia della metropoli americana, composto per la stragrande maggioranza di bianchi.
George e la sua famiglia vorrebbero a tutti i costi essere considerati come gli altri, ma inevitabilmente finiscono per essere vittime di pregiudizi e situazioni più o meno esilaranti.
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06/10/08

Alberto Camerini - Tanz Bambolina (1982)

Dopo il successo del 1981, Rock'n roll robot, presentato al festival di San Remo, Alberto Camerini nel 1982 torna al successo con Tanz Bambolina e l'album "Rockmantico". Innovativo nel look e nelle coreografie viene definito l'Arlecchino della musica italiana, sia per i suoi costumi (che appunto richiamano quelli della maschera veneziana) sia per i testi che spesso si rifanno al carnevale e ai suoi personaggi.
Inutile dire quante ore abbiano passato davanti allo specchio i ragazzi dell'epoca nel tentativo di imitare la sua pettinatura...

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Le Espadrillas (o Espadrilles)


Classiche calzature dei giovani negli anni '80 sono state le Espadrillas.
Un mocassino dalla suola di corda con dei rinforzi in gomma su punta e tacco e con la tomaia in stoffa colorata.
Calzatura decisamente economica (specie se acquistata a fine stagione) offriva la possibilità - soprattutto alle ragazze - di acquistarne di svariati colori in modo da avere sempre quella giusta da abbinare al pantalone o alla maglietta.




Oltre alle classiche ultrapiatte esistevano le varianti con tacco e lacci alla caviglia, oppure quelle con l'interno foderato.
Queste scarpe però avevano qualche piccolo inconveniente, ad esempio, se portate a lungo, la corda della suola abradeva in maniera terribile il piede procurando delle vesciche dolorosissime, se non addirittura delle piaghe; altro inconveniente, in caso di pioggia le suole si inzuppavano diventando pesanti come dei macigni.
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Le "sorpresine" del Mulino Bianco

Le "sorpresine" erano simpatici regalini che si trovavano all'interno delle confezioni delle merendine del Mulino Bianco.
Erano contenute in una bellissima scatoletta a cassetto (come quella dei fiammiferi) e contenevano oltre al gadget vero e proprio, anche un dettagliato manualetto di 4 pagine.
Tra i regali ricordiamo elaboratissimi giochi di società, gomme per cancellare (nella foto), puzzle, temperamatite, acquarelli, calendari, dizionari ecc.
Le "sorpresine" ebbero un grandissimo successo e venivano raccolte e collezionate da grandi e piccini.
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The Clash - Rock the Casbah (1982)

Memorabile video di questo storico gruppo britannico, che seppe mischiare il punk rock all'impegno politico. Caratterizzati da una particolare sofisticatezza lirica, che li distingueva dalla maggior parte dei loro colleghi punk, i Clash erano famosi per la loro varietà musicale, che li portava a contaminare il rock col reggae, col rap, col rockabilly ecc.
(Il video si aprirà in una nuova finestra)

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I "ciucciotti"

Verso la fine degli anni '80, si diffusero tra le ragazze questi ridicoli accessori, in plastica e coloratissimi, di tutte le dimensioni.
Venivano usati come ciondoli al collo, attaccati al portachiavi o allo zainetto e perfino come orecchini (moda questa lanciata dalla cantante Loredana Bertè).
Si diffusero talmente da essere regalati come gadget nelle patatine e diventarono perfino oggetto di collezionismo.
Questa stupida moda durò fino ai primi anni '90...
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03/10/08

I pantaloni "a sigaretta"

I pantaloni detti "a sigaretta" o "a tubo" erano un capo indispensabile di quegli anni, sia per l'uomo che per la donna.
Erano pantaloni con i fianchi larghi (spesso con pince) che si restringevano verso il basso, restando aderenti al polpaccio.
In fondo alla gamba si poteva trovare, specie nella versione femminile, uno spacchetto o una zip per infilarli con maggior comodità.
Dovevano obbligatoriamente essere corti alla caviglia ed evidenziare il calzino, preferibilmente bianco.
Questo tipo di pantaloni era indossato veramente da tutti, dal paninaro, al metallaro, al punk.
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Iron Maiden - Run to the hills (1981)

Gli anni '80 non erano solo disco e pop...
(Il video si aprirà in una nuova finestra)

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Spalle, spalline e spallone

Negli anni '80 nessuno, e dicendo nessuno intendo dire sia uomini che donne, poteva rinunciare ad un "accessorio" fondamentale per avere un look perfetto: le famigerate "spalline imbottite".
Ne esistevano di tutte le forme e di tutte le dimensioni (come potete vedere nella foto), di "fisse" - attaccate quindi con ago e filo - e di "smontabili" - attaccate all'indumento per mezzo del classico velcro. Le donne potevano usufruire di un trucco in più, la spallina del reggiseno, sotto la quale potevano far passare la spallina che se ne stava quindi ferma al suo posto ed una volta indossato il maglione o la camicia offriva un perfetto risultato!
La combinazione ottimale per una ragazza negli anni '80 era il camicione con spallone imbottite indossato sopra ai fuseaux (che meritano un articolo a se) oppure maglione con manica a pipistrello sempre corredato di spallona.
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Il "Catch"

Prima che dilagasse la moda del Wrestling (con tutto il connesso merchandising) noi ragazzini dell'epoca potevamo vedere sulle tv private una mitica trasmissione "Campionati di Catch", condotta da Tony Fusaro.
Si trattava di filmati originali giapponesi, commentati in italiano, dove strani personaggi (spesso mascherati ed agghindati in modo pittoresco) si sfidavano in incontri di lotta libera, spettacolari e scorrettissimi.
Personaggi come Antonio Inoki, André The Giant, Hulk Hogan o Kengo Kimura divennero degli eroi per noi ragazzini (dal lottatore Tiger Mask venne addirittura creato un cartone animato, "L'uomo tigre").

Guarda qui un incontro dell'epoca.

Tra i combattenti avevano il loro spazio anche le donne, come la bellissima Mimi Hagiwara, Jackie Sato, Dump Matsumoto o Monster Ripper.

Gli incontri femminili erano ancora più interessanti e scorretti, con tirate di capelli, unghiate e urla disumane... quarda qui

Ovviamente già da allora serpeggiava il sospetto che fossero più delle rappresentazioni spettacolari che dei veri incontri di lotta, ma a noi andava bene così...

Qui sotto la sigla del programma di Tony Fusaro.

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Mototopo e autogatto

Classico cartone americano nello stile di Tom e Jerry, ebbe un grande successo in Italia, tanto che viene replicato ancora oggi.
I protagonisti sono Autogatto (geniale meccanico che inventa macchine con supermotori) e Mototopo (un piccolo topolino che abita in una tana all'interno del garage del gatto).
La trama è sempre la stessa: Autogatto, con le sue auto super-tecnologiche, cerca di acchiappare Mototopo, dotato di una mini-moto stile Harley Davidson, ma non ci riesce mai. Infatti il gatto è maldestro e spesso le sue invenzioni gli si ritorcono contro, mentre il topo è furbissimo e sempre pronto ad intuire le mosse del suo avversario.
Morale della storia: è sempre preferibile usare l'intelligenza e la furbizia, piuttosto che la prepotente forza dei mezzi.
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02/10/08

Superclassifica Show

"Superclassifica Show" era un programma televisivo musicale che settimanalmente informava sulle classifiche di vendita dei dischi, mostrando video o cantanti in studio (rigorosamente in playback).
La trasmissione, abbinata al settimanale "Tv Sorrisi e canzoni" e condotta da Maurizio Seymandi, andava in onda puntualmente la domenica a mezzogiorno. Forse per l'orario o perchè era uno dei pochi programmi (insieme a DeeJay Television) che trasmetteva videoclip ebbe un grandissimo successo, insieme alla sigla iniziale del "Supertelegattone".
Da menzionare inoltre il presentatore della classifica vera e propria dei dischi più venduti della settimana, e cioè "DJ Super X", un volto ottenuto con una palla da discoteca con cuffie e microfono.

Guarda la sigla del "Supertelegattone"... miao!!!

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01/10/08

I Trasferelli

I Trasferelli erano un tipo di adesivi per bambini che in Italia ebbe una grande popolarità a cavallo fra gli anni '70 e anni '80. Erano figurine con fondo adesivo impresse su un foglio di materiale plastico trasparente. Appoggiando il foglio trasparente su una superficie, era possibile "trasferire" le figure sulla superficie grattando il foglio, per esempio con una matita o un righello.
I set di Trasferelli erano venduti insieme a uno o più disegni da usare come sfondo su cui applicare i soggetti, come con gli album di figurine. I temi cambiavano sempre, alcuni erano originali, altri legati ad eroi dei fumetti, film e serie televisive o a personaggi Disney.
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Il robot Zed

Zed, David Zed o Mr. Zed sono i nomi assunti da David Kirk Traylor per interpretare questo robot umanoide, che ebbe successo in trasmissioni televisive come "Tilt!", "Domenica In", "Discoring", "Pronto… Raffaella?", e più recentemente "Anima Mia" e "Quelli che il calcio".
Sono sicuro che molti di voi hanno provato almeno una volta ad imitare questo strano personaggio, che nel suo sito internet dichiara: "non sono un uomo che fa un robot, ma un robot che fa un uomo che fa il robot..."

Clicca qui per vedere un suo video musicale del 1980, con un testo eccezionale come questo:
Sono un robot
vivo a lampadine
circuiti, fili e spine
se capita un blackout
mi faccio un bel sonno-oh

Sono un robot
amico dei bambini
ma quelli biricchini
se fanno i cattivi
li prendo a sculaccion
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Napo orso capo

Clicca qui per vedere la sigla.

Prodotto nel 1972 negli USA e trasmesso in Italia tra la fine dei '70 ed i primi anni '80, è uno dei cartoni più divertenti della ditta Hanna & Barbera.
La serie racconta le gesta di tre fratelli orsi, Napo (un orso capellone caratterizzato dallo spiccato accento napoletano), Square (l'orso più alto col cappello sugli occhi) e Babà (molto sveglio nonostante sia muto e si esprima a gesti).
I tre orsi vivono nella Cave Block 9, una grotta dello zoo americano di Wonderland, ma sognano sempre di evadere per conoscere il mondo esterno. L'addetto alla loro sorveglianza è il Sig. Peevley, coadiuvato dal suo imbranato assistente Mckallo.
Napo orso capo e i suoi fratelli, ricorrono a mille trucchi e travestimenti per ingannare i loro guardiani. Il loro stesso rifugio è attrezzato per avere tutti i confort, come tv, letto, libreria ed ogni sorta di macchinario tecnologico. A Napo basta azionare una leva per farlo diventare come una normale grotta per orsi, quando il sig. Peevley si aggira nelle vicinanze.
I tre possiedono anche una moto invisibile, che all'occorrenza utilizzano per correre fuori dai guai e ritornare alla grotta.
Napo è una trasposizione sullo schermo dell'hippie, trasandato, vanitoso ed appassionato per la musica. Il cartone ha ricevuto delle infondate critiche sull'incitamento all'uso delle droghe: la moto invisibile sarebbe stata una vera e propria allucinazione psichedelica.
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The Bangles - Walk like an Egyptian (1986)

È stato uno dei pochi gruppi musicali composto da sole donne presente negli anni '80, balzato in vetta alle classifiche con questa canzone che nel video "faceva il verso" agli antichi egizi, immortalati sempre di profilo e con le braccia ad angolo retto.
Guardando bene nel video potrete vedere in questa buffa posizione anche Gheddafi e l'indimenticabile Lady D.

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Il tenerone


Come possiamo non ricordare il dolcissimo "Tenerone", pupazzone della trasmissione tv "Drive-in" animato da Gianfranco d'Angelo, che commentava i fatti di cronaca rosa della settimana con i suoi tormentoni "Pippo-Pippo-Pippo" e "Emozioneeeee" (ritraendo la testa a mo' di tartaruga).

Clicca qui per vedere un breve video.
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Il gettone telefonico




Uno degli oggetti più usati dagli adolescenti di quegli anni era senz'altro il gettone telefonico.
Vuoi per il costo della bolletta dell'allora gestore Sip, vuoi perché non esistevano né cellulari, né schede prepagate, tutti noi telefonavamo spesso dalle cabine pubbliche; in caso poi di interurbane, toccava munirci di un sacchetto di questi pesanti dischetti.
Il gettone era anche una vera e propria moneta dal valore prima di 100 e poi di 200 lire.
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DeeJay Television (1984-1989)

DeeJay Television fu uno dei programmi musicali cult per i giovani degli anni '80.
Ideata da Claudio Cecchetto, fu la prima trasmissione nella storia della televisione italiana a dedicare interamente la sua programmazione ai videoclip appena usciti.
DeeJay Television si impose anche grazie alla freschezza del ritmo e alla spigliatezza dei conduttori, raccolti sotto il nome di Deejay's Gang. Fra questi si annoverano, oltre allo stesso Claudio Cecchetto, anche Sandy Marton, Tracy Spencer, Kay Rush, Jovanotti, Fiorello, Linus, Albertino, Amadeus e Gerry Scotti.

Qui sotto una sigla con sommario del 1984.

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Love Boat

Telefilm americano di grande successo che imperversò per tutto il decennio.
La serie si svolge principalmente sulla nave da crociera "Pacific Princess", in cui i passeggeri e l'equipaggio hanno avventure romantiche e divertenti.
I personaggi fissi della serie erano i membri dell'equipaggio, ossia il capitano Merrill Stubing, la direttrice di crociera Julie McCoy, il barman Isaac Washington, la figlia del capitano Vicky Stubing, il dottore Adam Bricker e il tontolone Burl "Gopher" Smith.
Il cast dei passeggeri invece cambiava di puntata in puntata ed era costituito da attori molto conosciuti (almeno in America).
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Sabrina Salerno - Boys (1987)

Sabrina Salerno era l'indiscussa regina sexy della disco fine anni '80.
Questo video solleticò notevolmente la fantasia dei maschietti dell'epoca...

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Banana Split

Sigla dell'omonimo contenitore per ragazzi di Hanna e Barbera. Basato sulla figura di quattro bizzarri pupazzi dalle sembianze di animali, lo show ruotava intorno a gag demenziali, esibizioni musicali e soprattutto cartoni animati, tra i quali i mitici "Mototopo e autogatto" e "Napo orso capo".

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Sip teleselezione (1989)

"Ma quanto mi ami..." - "Ma quanto mi costi!"

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