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12/11/08

Il Mastermind

Questo gioco da tavolo di intelligenza ed abilità era all'epoca diffusissimo, non solo tra i ragazzini, ma anche tra gli adulti.
Si giocava in due, il "codificatore" doveva creare un codice segreto composto da 4 colori (non necessariamente tutti diversi) e l'avversario, il "decodificatore" doveva indovinarlo. Per riuscire in questo compito si avvaleva di una serie di indizi che gli forniva l'altro giocatore.
Per ogni tentativo quindi, il codificatore forniva al decodificatore:
- Il numero di colori giusti al posto giusto; cioè i colori del tentativo che erano effettivamente presenti nel codice al posto tentato.
- Il numero di colori giusti al posto sbagliato; cioè i colori del tentativo che erano effettivamente presenti nel codice, ma non al posto tentato.
Non bisognava comunicare quali colori erano giusti o sbagliati, ma solo quanti. Se il decodificatore riusciva ad indovinare il codice entro il numero di tentativi predeterminati allora quest'ultimo vinceva la partita, altrimenti vinceva il codificatore.
Il successo di questo gioco portò alla creazione di numerosissime varianti, con più colori, con cifre numeriche o con un codice più lungo. C'erano anche versioni tascabili ed addirittura una in braille!

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